18 Gen BIBLIOTECA CIVICA DI STOCCARDA
“Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca”. (Jorge Luis Borges)
Una delle dieci più belle biblioteche del mondo è la Biblioteca Civica di Stoccarda, una modernissima struttura, disposta su nove piani in superficie e due sotterranei, a forma di parallelepipedo, a base quadrata (con lati di 44 metri e altezza di 40), composto da 11.500 metri quadri di libri e scaffali.
Brilla come se fosse un cubo di Rubik, in vetro lucente durante il giorno, risplende al tramonto ed emette un’abbagliante luce color blu al calar della notte. L’interno è quasi interamente color bianco lindo. Dal tetto in vetro, la luce entra obliqua e illumina la biblioteca, mentre si legge nel suo cuore bianco sembra di essere all’aperto tanto il cielo è vicino.
La biblioteca si trova nel centro culturale cittadino, nel quartiere di Europaviertel. La sua realizzazione fu affidata all’architetto sudcoreano Eun Young Yi e fu aperta al pubblico il 24 ottobre 2011. L’architetto ne ha voluto fare il cuore della città, un centro spirituale e culturale tutto dedicato ai libri. E questa spiritualità è racchiusa magistralmente nella Stanza della Tranquillità: un piccolo angolo di paradiso, composto da una stanza vuota, arcaica, che Eun Young Yi ha pensato come una “reinterpretazione del Pantheon”, un luogo per leggere e, soprattutto, come sottolinea l’architetto, «per fare assimilare tutto quanto si è trovato nei libri».
La facciata esterna della biblioteca è formata da blocchi in vetro cemento sovrapposti a un rivestimento interno trasparente. Sui quattro lati, nella parte in alto a sinistra, c’è la parola “biblioteca” in diverse lingue.
Stadtbibliothek Stuttgart, la biblioteca civica di Stoccarda offre ai propri visitatori oltre mezzo milione di volumi a disposizione, dai grandi classici ai romanzi più moderni. Archivio, metodo di promozione dell’uguaglianza sociale e antidoto all’ignoranza, la biblioteca è uno dei punti di riferimento della città ed è stata nominata Biblioteca dell’anno nel 2013 anche in virtù della grande mole di volumi dedicati agli immigrati.