A Casa di Lucia | I “GUSTI” ITALIANI
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I “GUSTI” ITALIANI

Noi italiani abbiamo una grande passione per il cibo. Amiamo cucinare, assaggiare, sperimentare e andare per trattorie, fast food e ristoranti stellati. Il piacere della compagnia, della condivisione, è impareggiabile.
Il cibo per gli italiani è qualcosa di sacro, una passione che unisce tutta la penisola, isole comprese. Nelle nostre cucine di casa, generazioni di donne hanno sfamato schiere di pargoli, fissando le regole di una delle più importanti culture enogastronomiche del mondo.
Per noi il cibo non è tanto il quanto, ma il come e il perché: ricerchiamo, testiamo, sperimentiamo. Il nostro concetto di stare a tavola va anche al di là di una passione, si fa quasi culto: il ristorante diventa un tempio sacro e lo chef di turno un sacerdote che ogni volta ci propone una nuova religione da esplorare, da gustare. Non si scherza sul cibo da noi, tra commensali si ride, ma sulla qualità di ciò che mangiamo siamo molto seri.
Quando parliamo di cibo, sì, finalmente diventiamo un popolo all’ombra dell’unica bandiera dell’eccellenza enogastronomica.
 
Tuttavia un conto è la cucina di casa, un conto è la cucina fuori casa. Gli italiani amano andare al ristorante? Sì, moltissimo. E cosa desiderano di preciso? Fonti di ricerca come Doxa e Groupon, ci danno un quadro interessante sotto molti aspetti.
Ho preparato un elenco per voi:
– Venti milioni d’italiani vanno al ristorante per la curiosità di sperimentare (1 su 3 un’ottima media);
– gli italiani escono a mangiare in media 5/6 volte al mese, preferibilmente il venerdì e il sabato sera;
– in genere si resta fedeli alla tradizione: i piatti più gettonati per una cena fuori casa sono la pizza, seguita dalla cucina mediterranea e dal cibo tradizionale, non si tralascia completamente la cucina etnica.
– la spesa media si aggira intorno ai 21€: per una pizza si spendono 16€, per la cucina mediterranea almeno 30€, per la trattoria circa 20€, infine per il cibo etnico intorno ai 23€.
– più di 1 italiano su 2 mangia fuori per ritagliarsi un momento di benessere personale, in cui stare bene con se stessi, staccare la spina, e regalarsi relax; altri per un momento di socialità e relazione, per godere della compagnia degli amici; altri ancora per un momento di pura sperimentazione in cui lasciare libero sfogo alla propria curiosità nell’assaggiare piatti e sapori innovativi.
– un fattore chiave da tenere presente è rappresentato dagli ingredienti. Se da un lato si tende sempre di più a preferire piatti con ingredienti di alta qualità, dall’altro emerge la necessità di fare attenzione ad allergeni e intolleranze alimentari: al primo posto c’è l’opzione verso alimenti stagionali/freschi, seguito da quella per alimenti a km zero, e subito dopo da quella per alimenti biologici/DOP.
– il passaparola di amici e parenti è il motivo principale che spinge a provare un nuovo ristorante. Ci si affida alle recensioni online sui portali dedicati o al consiglio dei web influencer, ma fortunatamente direi, prevale lo spirito critico in attesa di farsi una propria idea.
– ultimo dato: il WiFi. Pare che per 1 milione di italiani la presenza del WiFi sia uno degli elementi più importanti da considerare nella scelta del locale in cui andare a mangiare.
Termino col pensiero di Marilena Colussi: “Il ristorante del futuro sarà un luogo dove non solo si mangia, ma si degusta, si conoscono persone, luoghi e prodotti e si imparano cose. Dovrà diventare un luogo sempre più esperienziale, che non guadagnerà solo sul menu.”
E tu, perché vai a mangiare fuori? Scrivici le tue ragioni, le tue esperienze.


× Ciao!