
10 Ott DONNE & LIBRI: Editor Carla Casazza
“A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.” Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
Le parole Donne e Libri evocano le grandi scrittrici, sono tantissime però le donne che con dedizione, cura, fantasia si occupano dell’immenso, vasto e affascinante mondo dei libri. Questo mese conosciamo Carla Casazza, editor e consulente editoriale, oltre che giornalista e scrittrice.
DALLA TRECCANI: EDITOR…. a cui è affidata la cura di un testo altrui al fine di prepararlo per la pubblicazione; anche, meno com., il curatore (di una collana, degli atti di un convegno, della riedizione di un’opera, ecc.).
È il lavoro che avresti voluto fare fin da bambina?
Sì. Quando da bambina mi chiedevano cosa avrei voluto fare “da grande” rispondevo: la scrittrice e vivere in montagna. Ho realizzato entrambi i miei obiettivi. Ovviamente facendo solo la scrittrice non riuscirei a mantenermi, quindi ho trasformato la mia passione per la scrittura e la lettura in una professione sfaccettata. Sono giornalista, scrittrice, ghostwriter, editor e consulente editoriale. E ho creato un mio marchio editoriale con cui pubblico i miei libri e quelli di altri scrittori che hanno creduto nel mio progetto.
Ci racconti i tuoi inizi, i tuoi studi?
Ho frequentato le magistrali e poi mi sono laureata in Pedagogia all’Università di Bologna. Subito dopo la laurea ho frequentato un corso di Giornalismo e ho iniziato a collaborare con alcuni giornali locali della mia città. Ho sempre amato scrivere. Fin da bambina. Ho vinto i primi concorsi letterari scolastici quando frequentavo le elementari. Ho continuato a coltivare questa passione. Al lavoro giornalistico ho subito abbinato l’insegnamento, portando avanti entrambi per una decina di anni. Poi mi si sono presentate opportunità a tempo pieno in ambito giornalistico e ho dovuto fare una scelta (avendo anche due bambini piccoli di cui occuparmi).
Qual è la difficoltà maggiore che incontri con la tua attività?
Fare capire a chi si rivolge a me che i professionisti editoriali sono, appunto, professionisti e vanno quindi pagati. Molte persone che scrivono per hobby si rivolgono ai professionisti editoriali chiedendo prestazioni impegnative – come un editing o la scrittura di un libro da ghostwriter – pensando di pagare pochi spiccioli perché tanto “lo fai per passione”. Anche l’idraulico o il meccanico forse lo “fanno per passione”, ma nessuno si sognerebbe di chiedere loro una prestazione gratis o per pochi euro.
Qual è invece la soddisfazione maggiore?
Sapere di avere contribuito a dare vita a un bel libro. E, quando viene pubblicato, sentirmi emozionata e soddisfatta come se fosse il mio libro.
A tuo parere, i social hanno fatto aumentare o diminuire la lettura negli ultimi anni?
Nei giovanissimi credo l’abbiano fatta aumentare, soprattutto grazie all’attività dei bookblogger, che sono spesso molto giovani e creano contenuti coinvolgenti per i loro coetanei invogliandoli a leggere. Ma il discorso vale anche per gli adulti.
Il tuo prossimo sogno da realizzare o già in realizzazione?
Potermi dedicare a tempo pieno solo ai miei libri (cosa che al momento invece faccio nel tempo libero dal resto del lavoro).
Cosa consigli a chi vuol fare il tuo stesso lavoro?
Acquisire esperienza collaborando con qualche casa editrice, frequentare corsi altamente specializzati. Non basta sapere scrivere correttamente in italiano, occorre conoscere a fondo il mondo dell’editoria e sapere rispettare la personalità e la creatività del cliente. Per essere un bravo editor o un bravo ghostwriter occorre entrare nell’anima del cliente, capire il suo stile e il ritmo del suo flusso creativo, non stravolgere la sua personalità ma riconoscerla e cercare di renderla al meglio.
Un libro che ci consigli?
Difficile sceglierne solo uno. Amo immensamente i libri dello scrittore islandese Jon Kalman Stefansson. Uno dei suoi, sono tutti bellissimi.
A chi dedichi la Donna che sei oggi?
Alle donne della mia famiglia (bisnonne, nonne e mia madre) perché è stata la combinazione delle loro grandi personalità a determinare ciò che sono.
Carla è una donna che per raggiungere i suoi obiettivi, i suoi Sogni di bambina, ha studiato, lavorato, si è impegnata, ha riunito le sue doti moltiplicando le attività, come da lei detto sfaccettandosi, inventandosi e reinventandosi, dove ha visto che attraverso una sola via non poteva raggiungere il Sogno.
La ringraziamo per la disponibilità, i consigli e la salutiamo con l’augurio che la sua attività sia sempre più florida.
“A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande, a volte la lontananza dal rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni” Jon Kalman Stefansson.