18 Ott MARRAKECH TRA SPEZIE E PIATTI ANTICHI
Oggi vi porto nella città marocchina più visitata e vivace: Marrakech che ho avuto il gran piacere di visitare qualche anno fa. Essa dista poche ore da Casablanca e dal mare di Essaouira ed è protetta dalla catena dell’Atlante. In inverno ti ritrovi sotto una palma a goderti un sole piacevolissimo mentre ammiri le cime innevate. Uno spettacolo da vivere!
Marrakech offre contraddizioni ed emozioni: nonostante abbia subito l’influenza occidentale, ha mantenuto la sua identità e resta una delle città più belle del Marocco. In passato è stata “la porta d’Africa” dove le carovane di commercianti arrivavano dal deserto per i loro scambi, soprattutto di spezie.
Marrakech o la ami o la odi: bisogna apprezzare sia la sua oziosità che il suo dinamismo, insomma tutta la sua unicità. La storica Medina con il suo dedalo di viuzze ti fa scoprire i diversi quartieri e gli imperdibili ed ineguagliabili suk. Al di fuori delle mura, invece, si aprono i quartieri di Gueliz e Hivernage con negozi di griffe, residence di alto livello, palazzi moderni. Eppure c’è un “fil rouge” che lega questi aspetti della città: mentre da un lato vedi il famoso Starbucks affollato di giovani, nella via opposta trovi il classico caffè marocchino con solo uomini che bevono il tè alla menta come un secolo fa.
I sapori di Marrakech, la “città rossa”, parlano di storie antiche e spezie profumate, di cotture lunghe e dolci raffinati. Nella famosa piazza Jan El Fna ti imbatti in un imperdibile street food e nei carrettini che vendono succhi di frutta preparati al momento (imperdibile quello al melograno).
Vediamo un po’ quali sapori e pietanze posso consigliarti oltre al cuscus:
- bissara, che ricorda il macco siciliano, è un purè di fave o ceci condito con olio di oliva, limone, aglio e peperoncino;
- rfissa, pollo con lenticchie e mesemen (il pane sottile caratteristico del Magreb), semi di finocchio e salsa di spezie Ras el hanout;
- pastilla, carne di piccione o pollo cotta a lungo in brodo con mandorle, zucchero e cannella, poi avvolta in pasta sfoglia;
- tanjia, uno stufato di carne di pecora cotto nella caratteristica tajine;
- mechoui, carne di agnello o pecora marinata nelle spezie e cotta al barbecue o al forno;
- falafel, polpettine speziate di legumi (fave, ceci o fagioli);
- harira, zuppa di verdure con riso, carne e spezie;
- hummus, salsa cremosa a base di ceci e pasta di sesamo.
Ma ovviamente non posso non segnalare i dolci marocchini composti da tre ingredienti essenziali: miele, mandorle e zucchero. Alla pasticceria Al Jawda puoi assaggiare le “corna di gazzella”, biscotti con mandorle ed estratto di fior d’arancio oppure i “Feqqas” alla crème fraiche, i triangolari “Briwatte” al miele e i “Chebakia” con anice, cannella e sesamo. C’è solo l’imbarazzo della scelta!
Appunti di viaggio: dove andare a cenare o trascorrere una tipica serata durante il vostro viaggio a Marrakech:
- l’Henna Art Cafè un locale multifunzione dove si passa dalla meravigliosa esposizione di strumenti musicali e arte marocchina ai tatuaggi all’henné, fino alla terrazza panoramica dove assaporare qualche falafel e una scodella di hummus;
- il Cafè Clock, un locale su più piani nascosto nella parte sud della Kasbah dove si può assistere a spettacoli musicali e ai Reading che tanto ci piacciono, magari gustando anche un hamburger di cammello.
Infine, sulla strada che porta all’Atlante, in direzione Ouarzazate, puoi regalarti una serata speciale presso il Resort Amanjena cenando in un riad di cucina locale o osare ancor di più e concederti un’esperienza affascinante con una cena in una tenda berbera tra canti, danzatrici del ventre e tanto buon cibo.