21 Ott LA NOSTRA ALESSANDRIA
Così come l’Egitto, anche il Piemonte ha la sua italianissima Alessandria.
Una cittadina ricca di storia, adagiata in pianura, sulla destra del fiume Tanaro e a poca distanza dal fiume Bormida.
Visitiamola insieme.
Alessandria nasce nel XII secolo e viene così battezzata in onore di Papa Alessandro III. Da subito piccola guerriera, respinge con prontezza gli assalti del temuto Barbarossa. Nei secoli subisce il dominio di più casati come gli Angioni, i Marchesi di Monferrato e gli Sforza di Milano. Viene poi agli inizi del 1700 unita ai territori di Savoia che la muniscono di fortificazioni così imponenti da essere considerata uno dei più importanti baluardi d’Europa.
La nostra Alessandria assiste nel 1800 alla Vittoria di Napoleone nella vicina Marengo e subisce il dominio francese. Tornata successivamente sotto casa Savoia è una delle prime città ad esporre il tricolore simbolo di libertà
Oggi Alessandria non è più quella città fortezza simbolo di guerra ma una ridente e accogliente località del Piemonte. La seconda città della regione.
Se partiamo dalla sua importante stazione dove transitano ogni giorno numerosi treni possiamo subito godere della vista del suo Giardino Pubblico che ospita il Monumento ai caduti e da cui si arriva a all’elegante Piazza Garibaldi con i suoi bellissimi portici. Percorriamo via Roma e arriveremo alla caratteristica Piazzetta della Lega, luogo di ritrovo amato dagli studenti e tradizionale sede di affari e contratti nei giorni di mercato. Possiamo definirla un piccolo Parlamento. Poco oltre possiamo già vedere Piazza della Libertà e il suo Palazzo Municipale dalla rossa facciata affiancato dal maestoso Palazzo della Prefettura. Una vera e propria immersione nell’arte settecentesca.
Una menzione speciale alla Cattedrale che al suo interno ospita un meraviglioso crocefisso in legno del XV secolo, una tavola trecentesca e un venerato gruppo ligneo, senza dimenticare i prestigiosi dipinti del Moncalvo (da non perdere il dipinto in cui Papa Alessandro III riceve le chiavi della città). Facciamo ancora una piccola tappa nella Chiesa di Santa Maria in Castello, la più antica della città e precedentemente sede di un castello da cui il nome.
Al nostro ritorno in stazione possiamo fermarci ad ammirare la Fabbrica-Museo di cappelli Borsalino: eh si proprio quel Giuseppe Borsalino che trasformò la sua azienda nel leader continentale nella manifattura del cappello. Qui possiamo ammirare i cappelli più celebri e stravaganti indossati nella storia.
Cosa dite? Girovagando vi è venuta un po’ di fame?
Ad Alessandria potete trovare Ale Chocolat dedicata interamente al cioccolato. Per tre giorni la città viene assediata da stand di leccornie aperti fin dal mattino e pronti a farvi degustare tutte le specialità pasticcere del Nord Italia. Sempre in tema di dolci potete sbizzarrirvi al Salone Nazionale del Biscotto dove vengono proposte tutte le specialità della pasticceria secca: crumiri, brut e bon (brutti e buoni ), amaretti.
E per gli amanti del salato?
Niente paura. A Castelferro potrete partecipare alla famosa Sagra dei salamini d’asino nata per gioco in una calda notte d’estate del 1975. Un gruppo di giovani decise di trasformare una divertente cena di poche persone in un evento che coinvolgesse migliaia di persone. Fu un successo!
Ora dissetiamoci con i buoni vini piemontesi presentati ad Alessandria Top Wine dove le più grandi aziende vinicole presentano i loro tre vini migliori.
E prepariamoci a tornare in stazione. Meglio non mettersi alla guida 😉.
Partendo da Alessandria, giriamo insieme per il Piemonte attraverso gli articoli del fil rouge che abbiamo dedicato a questa regione:
https://www.acasadilucia.org/2023/11/15/ferrovie-del-messico-di-gian-marco-griffi/