A Casa di Lucia | GIORNATA MONDIALE DEL WHISKY
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GIORNATA MONDIALE DEL WHISKY

La Giornata Mondiale del Whisky, istituita nel 2011, viene celebrata il terzo sabato di maggio di ogni anno.

La parola “whisky” trae la sua origine dal termine gaelico uisce o uisge, che significa “acqua“. Uisce beatha* o uisge beatha è infatti la traduzione in gaelico della locuzione latina aqua vitae e significa “acqua della vita“.

Esistono due varianti di scrittura del termine:

1) “whisky“: scritto in questo modo il termine è una variante della grafia che fa riferimento a Scozia, Gran Bretagna e Canada.

2) “whiskey“: questa grafia fa riferimento invece all’Irlanda, ma è molto in uso anche negli Stati Uniti.

Anche se le sue origini sono lontane nel tempo, il whisky è il distillato più venduto e consumato al mondo.

Ma qual è la sua miscela che lo rende un nettare così prezioso?

È una bevanda alcolica frutto della fermentazione e distillazione di più cereali (orzo, mais, segale, frumento…), maturata in botti di legno per almeno tre anni. 

La sua gradazione alcolica va dai 40° ai 50°.

Ma se nella mente di tantissime persone questa bevanda è di attribuzione inglese ed è tratta dalle narrazioni dei libri e dei film, la sua prima distillazione viene invece collocata tra l’VIII e il IX secolo d.C., quando un alchimista arabo, con un rudimentale alambicco, iniziò ad affacciarsi a questo metodo. La sua ricerca in origine era la quintessenza, anche se ciò che ottenne fu l’aqua vitae appunto, un elisir a base alcolica, a cui veniva attribuito un alto potere curativo. 

I primi ad introdurla in Europa furono dei missionari cristiani nell’anno 1000 circa.

Nel De Arte confectionis acquae di Michele Savonarola, medico, risalente al XV secolo, si tratta per la prima volta dei prodotti ottenuti dalla distillazione dell’acquavite come dispositivo medico.

Addirittura ne “I promessi SposiAlessandro Manzoni lo vede come un supporto terapeutico per non pensare al flagello della peste, visto che rende un pochino brilli.

Il lontano parente del whisky pare sia datato al 1400.

La materia prima da cui partivano tutti gli esperimenti per realizzare questi elisir ed in seguito la bevanda stessa era l’orzo.

Se ci basiamo sulla leggenda, invece, la patria del whisky è l’Irlanda per l’associazione che si fa con San Patrizio, mentre le prime testimonianze scritte lo collocano in Scozia.

Nel 1495 Giacomo IV Re di Scozia affida al frate benedettino John Cor la prima commessa produttiva di aqua vitae da orzo.

Il prototipo del whisky prevedeva la mistura di diverse erbe e spezie, ma a seguito della prima distillazione il gusto divenne più intenso.

Un esempio della bevanda che attualmente conosciamo inizia a comparire in Scozia e in Irlanda solo verso la fine del 1700.

Nel 1608 in Irlanda si ottenne la prima licenza per la produzione di whiskey concessa alla distilleria Bushmills Distillery. 

Siccome i cereali iniziarono ad essere adoperati in maniera eccessiva per la realizzazione della bevanda e meno per consumo alimentare, il Parlamento impose nel 1725 la Malt Tax (Tassa sul malto), che favorì la nascita delle prime distillerie illegali.

Molti crofter (contadini affittuari di un podere) scozzesi spostarono la loro attività in America ed ebbero successo.

In quei terreni si produceva maggiormente mais, segale e frumento e così fu realizzato il Grain Whiskey, meglio conosciuto come variante Bourbon.

Nel 1823 l’Excise Act legalizzò la distillazione in Scozia.

Nel XIX secolo nacquero brand come Chivas e Ballantine’s.

Nel 1831, l’irlandese Aeneas Coffey realizzò il primo prototipo di alambicco a colonna, che permetteva di produrre alcol di cereali a ciclo continuo.   

Il grande successo ottenuto dalla bevanda all’inizio del ‘900 era però destinato ad avere breve durata, poiché eventi come la Prima Guerra Mondiale, la Guerra di Indipendenza Irlandese e il Proibizionismo Americano ne causarono un rallentamento.

Molte distillerie chiusero e le esportazioni diminuirono drasticamente.

Trascorse molto tempo prima che si tornasse alla normalità.

Attualmente sono tante le varietà di whisky in commercio:

  • Single Malt (ad esempio Aberlour, Ardberg, Ardmore, Glenfarclas, Glenfiddich, Linkwood, Legavulin, Highland Park, Inchgower)
  • Blended (Ballantines, Arthur Bell & Sons, Johnnie Walker, J&B)
  • Irish Whiskey (Jameson, Cork Distilleries, Tullamore Dew)
  • American Whiskey (Michter Distillery, Old Overholt, Mount Vernon)
  • Bourbon (Heaven Hill Distillery,Jack Daniel)
  • Straight Kentucky Bourbon (Old Forester, Early Times, Rebel Yell)
  • Whisky Asiatico (Nikka, Fujimi, Fuyu, Hakushu, Yamazaki)

Enjoy your whisky!!!



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