A Casa di Lucia | ANNI BEATI
8
product-template-default,single,single-product,postid-17630,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce,woocommerce-page,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

ANNI BEATI

Anni beati è la cronaca di un lungo anelito amoroso e insieme il ritratto di una generazione che visse, a vent’anni, quel momento di promesse e di slanci. E se questo romanzo appare per molti versi esemplare è proprio perché, a quell’epoca, il senso del dovere e il senso del peccato si fondevano, spesso con esiti di netto romanticismo.

Categoria:
Descrizione

Claudio, dopo una serata passata al cinema con un amico, si invaghisce della bella Simona. Avuta la possibilità di rincontrarla, riesce a conoscere la famiglia e scopre che il padre Riccardo è il proprietario di un’azienda produttrice di radio e fonografi, la Fono Villani.

Da subito Claudio si invaghisce di Paola, la sorella maggiore di Simona e promessa sposa di Alessandro. Dopo un primo periodo di apprendistato, Claudio viene posto come un dirigente dell’azienda di famiglia, il cui nome è cambiato in Erz, come proposto dallo stesso Claudio. Claudio e Simona si sposano, ma Claudio è sempre innamorato di Paola. Dopo qualche mese di matrimonio Paola ha un bambino, Valerio. Successivamente Alessandro muore in un incidente stradale. Dopo la morte di Alessandro, Paola stanca di essere mantenuta dal suocero, decide di tornare a lavorare per l’azienda del padre, lasciando a Claudio il sogno di un amore proibito.

 

„Nel bacio, in quell’unico irripetibile momento, l’aveva sentita contro, quasi alla sua stessa altezza. Ma anche quel pensiero, appena formulato, si rovesciava nel suo contrario. Se ne era stato conquistato, voleva dire che c’era in lei un segno di seduzione così prepotente da giustificare qualunque cosa potesse succedere. Rendeva legittimo, se non il possesso, almeno il desiderio di averla. E che lui l’amasse sembrava ai suoi stessi occhi un privilegio offertogli dal destino, una sorte senza scampo a cui non era giusto ribellarsi. Semmai erano proprio quelle imperfezioni, che Claudio sentiva di amare maggiormente, non avendo altro fine che renderla più terrena e accessibile, mostrarla meno divina, essendo egli incapace di definire in altro modo la natura di quel fascino.“

× Ciao!