Autobiografia distaccata colta in alcuni momenti indicativi e cari all’Autore: ricordi di un grande uomo che pose la propria straordinaria personalità di scienziato, d’artista, di apostolo al servizio del prossimo.
La grandezza di Albert Schweitzer non è dovuta soltanto all’ingegno, al talento dell’artista e dello scrittore, al merito del filantropo; ma è legata ad una qualità più segreta e più profonda dell’animo: un senso dell’umano, incredibilmente delicato e possente, nota comune delle sue molteplici attività di medico, di musicista, di pensatore, motivo del fascino che ha soggiogato chi in vita l’ha conosciuto e non cessa di stupire chi in semplicità si accosta ora ai suoi scritti.Senza compiacimenti, con un andamento narrativo sobrio e schietto, ravvivato sovente da un humour bonario,in « Infanzia e giovinezza » Schweitzer ripercorre i momenti della fanciullezza che hanno lasciato in lui una più profonda traccia: sono pagine fresche, semplici, agili, cordiali nel loro tono autobiografico, che offrono forse la chiave per penetrare il segreto più riposto dell’animo di Schweitzer.