A Casa di Lucia | MEMORIE DI UN CACCIATORE
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MEMORIE DI UN CACCIATORE

Turgenev narra di un mondo perduto fra scenari idillici e inquietanti incontri notturni, alternando il commento sociale tipico del racconto quotidiano ad incursioni nel fantastico e nel soprannaturale, in quello che sembra un viaggio ad occhi aperti lungo le meravigliose descrizioni di cui è capace l’autore, incline all’umorismo sottile, all’allegoria, alla rievocazione del mito e delle leggende, alla vivace esposizione della storia che si apre nella storia come infinite finestre, infiniti universi e gradi di narrazione, con quella punta di mistero, di insolito, di inatteso che imprime spesso una direzione diversa da quella a cui sembra inizialmente tendere ad ogni racconto.

Categoria:
Descrizione

La raccolta dei racconti che Turgenev pubblicò tra il 1847 e il 1850 e che colpirono enormemente il pubblico russo per il loro valore di denuncia sociale delle miserevoli condizioni dei contadini, del dispotismo dei proprietari, dell’impoverimento delle campagne.

Pubblicati quando la servitù della gleba era in Russia ancora una realtà, i racconti che compongono Memorie di un cacciatore suscitarono grande impressione nel pubblico per la loro insita carica di denuncia e di condanna sociale, messa in risalto da uno stile esente da sfumature propagandistiche o idealizzatrici, fondato su un realismo non retorico e su un linguaggio scevro da coinvolgimenti emotivi. Da questa “asciuttezza” narrativa prende vita l’anima di una terra in cui il popolo vive la tragedia della propria servitù, fatta di rassegnazione e di miseria ma non di disperazione, che è respinta da una fede autentica e radicata nell’uomo e nella giustizia.

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