A Casa di Lucia | PAROLE SANTE
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PAROLE SANTE

“Il diverso, lo straniero, restano i depositari della colpa più grande: incutere paura. Viorica Kirilenko si scontra con il silenzio di una vita che volge al termine, e l’unico suono è l’intermittenza di quelle parole da “vecchia”, sempre uguali, monotone, che somigliano alle cantilene dei bambini. Il suo lo ha dovuto lasciare in Ucraina, per necessità. Per un lavoro in Italia”.
Parole Sante di Eva Clesis inizia così, con un assolo, dimesso e un po’ stonato; un assolo sulla vita in bilico di due donne. La “vecchia” morente e la badante, catapultata in un mondo così diverso dal suo, dove non sa per quanto tempo potrà restare.
Categoria:
Descrizione

A Comasia, paesino immaginario della Puglia, vivono Lina Magnano, anziana vedova che mescola religione e superstizione, e suo figlio Santo, affetto dallo stesso morbo che colpì il musicista Beethoven. Madre e figlio sono gli eredi di una famiglia un tempo importante in paese. A loro restano oggi una grande casa, Villa Magnano, e le terre che la circondano: beni considerevoli che ora Lina vorrebbe barattare con la salvezza dell’anima, donandoli alla Chiesa nonostante l’ostilità di suo figlio. Nessuno sa però che il parroco fidato di Lina, don Felice, che si accompagna a un sacrestano dal passato inquietante, ha un piano segreto che coinvolge i Magnano. E la faccenda si complica quando alla villa arriva come domestica la straniera Viorica, creando una concatenazione di eventi che trasformerà il tranquillo paesino del sud in un sanguinoso teatro di complotti e misfatti.

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