A Casa di Lucia | UCCELLO PAZZO
8
product-template-default,single,single-product,postid-21050,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce,woocommerce-page,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

UCCELLO PAZZO

Il manoscritto di Uccello Pazzo, che finì abbandonato nel baule di June, riemerge come un’esplosiva prova di voce che racconta il nascere di una lunga ossessione.

Categoria:
Descrizione

Nel 1927 June, la seconda moglie di Henry Miller (della quale scriverà anche Anais Nin nel suo libro Henry and June, poi divenuto un film) scappò a Parigi con la sua amante lesbica Jean Kronski. Nei quattro anni successivi, Miller scrisse e riscrisse la storia di un triangolo bizzarro, frenetico, barocco: stava scoprendo l’autobiografia come materia di letteratura. Quell’autobiografia che l’avrebbe reso celebre con Tropico del Cancro e con tutti i suoi capolavori, che l’avrebbe reso il più grande scrittore del Novecento.

 

“Siamo tutti soli” mormorò tra sè, ma già mentre lo diceva non poteva fare a meno di sentire che lui era più solo di chiunque altro al mondo.

× Ciao!