Il tema della persona è antico, ma ha assunto una particolare rilevanza dalla prima metà del ’900 sino a oggi, spesso in antitesi alle forme dilaganti dell’individualismo e del consumismo borghese. Nella prima parte del volume vengono ripercorse le diverse voci del personalismo contemporaneo, da quelle che animarono l’incandescente stagione del movimento “Esprit”, fra gli anni Trenta e Cinquanta, a quelle non meno rilevanti del personalismo tedesco e italiano.
Sullo sfondo dei guadagni teorici del personalismo novecentesco, l’autore traccia – nella seconda parte del volume – una sintesi teorica del tema, muovendo dalle antiche parole, che nella lingua greca e in quella latina, dicono dell’uomo come persona. La storia della parola viene poi tradotta in una serrata analisi delle strutture stesse della vita personale. Di là da ogni dualismo mente-corpo, ne risulta una figura unitaria dell’uomo, inteso come prospettiva che dalla concretezza del proprio esserci è intimamente volta alla ricerca e al vissuto di un ultimo senso dell’essere: l’uomo dunque come capacità di trascendere, nella percezione dell’universale, la condizione determinata dei propri spazi e dei propri tempi. È su questo sfondo che viene poi a disegnarsi lo scenario della libertà con i suoi percorsi e le sue elevazioni, ma anche con le sue cadute e le sue malattie. Un’attenzione particolare emerge in tal senso verso i gradi temi del rapporto interpersonale, dell’eros, della differenza tra uomo e donna, della riconoscente reciprocità e del rispetto, quali cardini essenziali della vita etica.
Nella prima parte del volume vengono ripercorse le diverse voci del personalismo contemporaneo. Sullo sfondo dei guadagni teorici del personalismo novecentesco, l’Autore traccia nella seconda parte del volume una sintesi teorica del tema, muovendo dalle antiche parole, che nella lingua greca e in quella latina, dicono dell’uomo come persona. La storia della parola viene poi tradotta in una serrata analisi delle strutture stesse della vita personale. Di là da ogni dualismo mente-corpo, ne risulta una figura unitaria dell’uomo, inteso come prospettiva che dalla concretezza del proprio esserci è intimamente volta alla ricerca e al vissuto di un ultimo senso dellessere: l’uomo dunque come capacità di trascendere, nella percezione dell’universale, la condizione determinata dei propri spazi e dei propri tempi. È su questo sfondo che viene poi a disegnarsi lo scenario della libertà con i suoi percorsi e le sue elevazioni, ma anche con le sue cadute e le sue malattie. Un’attenzione particolare emerge in tal senso verso i gradi temi del rapporto interpersonale, dell’eros, della differenza tra uomo e donna, della riconoscente reciprocità e del rispetto, quali cardini essenziali della vita etica.