A Casa di Lucia | IL MARE SI LASCIAVA ATTRAVERSARE
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IL MARE SI LASCIAVA ATTRAVERSARE

Elvira Dones – “Senza bagagli”
Fatos Kongoli – “L’ombra dell’altro”
Amik Kasoruho – “Il lunghissimo volo di un’ora”

Categoria:
Descrizione

Sono raccolti in questo volume tre racconti di scrittori albanesi a testimonianza della dolorosa storia albanese, della fuga dei primi migranti, i primi che hanno iniziato i viaggi della speranza attraverso il nostro mare.

Il primo “Senza bagagli”, scritto da Elvira Dones, si basa sulla sua esperienza di vita, in quanto nel 1988 dovette lasciare l’Albania per rifugiarsi in Svizzera. Il racconto narra una storia d’amore tra una giovane donna che lavora per la tv albanese e un giornalista svizzero, che si incontrano a una mostra cinematografica in nord Europa e si ritrovano a Milano dopo un anno e mezzo. In questa occasione lei decide di rifugiarsi in Svizzera lasciando i bagagli e la foto di suo figlio, emblemi del passato albanese, in albergo. In Svizzera la donna inizierà a girare in vari centri per rifugiati politici, in un percorso avvilente che termina a Lucerna.

Il secondo racconto “L’ombra dell’altro” scritto da Fatos Kongoli, uno scrittore che oggi è considerato uno dei massimi esponenti della letteratura albanese contemporanea. Una storia intima, uno scorcio di vita di un ragazzino rimasto orfano che viene mandato dal consiglio di famiglia a vivere in un’altra città a casa della sorella Irma. La casa è piccola e misera, la sorella e il marito dormono nella stessa stanza dove stanno lui e il figlio di Irma, separate solo da una vetrata. Il ragazzino tutte le notti assiste alla violenza che il marito compie sulla donna,..

Il terzo racconto “Il lunghissimo volo di un’ora” è stato scritto da Amik Kasoruho, uno scrittore albanese che ha trascorso lunghi anni in carcere per motivi politici. Il protagonista, durante il volo aereo che lo porta in Italia a raggiungere sua figlia fuggita dall’Albania all’inizio degli anni ’90, rivive il suo passato di prigioniero politico, il carcere, le sevizie, e poi la vita segnata per lui e i suoi figli, una vita da “indesiderati”.

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