L’autore, Steve Alten, gioca sulla credenza popolare che il mondo possa finire collegando tutti i grandi enigmi del passato e dando così una sua interpretazione a questi misteri.
Il libro si legge facilmente, lo stile di scrittura moderno ricorda un bel film di azione e la citazione di molti luoghi ti invoglia a cercare informazioni e foto online.
Nato dalla sapienza dei sacerdoti e dalla potenza degli imperatori, il calendario degli antichi Maya non serve soltanto a imprimere un ordine allo scorrere disordinato del tempo. Concepito come uno strumento in grado di conservare la memoria del passato e dì preannunciare il futuro, il calendario individua i presagi nascosti nelle stelle segnalando gli eventi pericolosi. L’archeologo Julius Gabriel ha consacrato tutta la sua esistenza allo studio delle popolazioni precolombiane ed è convinto che alcuni importanti siti archeologici terrestri – la piramide di Giza, i megaliti di Stonehenge, il tempio di Angkor Wat e molti altri – non siano stati costruiti per ragioni di ordine religioso o cerimoniale. Al contrario, pensati come anelli di una catena di messaggi occulti collegati tra di loro, quei monumenti esistono per consentire alla Terra di sfuggire a una catastrofe annunciata da tempo. Una terrificante Apocalisse che, secondo il calendario dei Maya, scatenerà la sua furia distruttrice durante il solstizio d’inverno del 2012 dopo Cristo.