E’ un indovinato mix di poesia e lirica, che rendono la lettura un evento soffice come una goccia di rugiada, ma allo stesso tempo intenso come il fuoco che arde.
Parlare d’amore senza scivolare nel lezioso, nel patetico o nel banale non è impresa facile. È molto
più semplice scrivere un racconto d’avventura o un giallo poliziesco, che non implica un
coinvolgimento passionale. Quella che racconta Rita Perrotta non è propriamente una storia
d’amore, ma lo sviluppo di un’intesa amorosa tra due adolescenti, troncata bruscamente da un
evento tragico. Con linguaggio diretto e colloquiale, senza velleità letterarie, l’autrice riannoda i fili
di un processo incompiuto, con la meticolosità di una sarta che intreccia gli orditi e le trame di una
tela pregiata.