
15 Feb FISH & CHIPS: E’ LA PASTELLA A FAR LA DIFFERENZA
Durante la Seconda Guerra Mondiale il Fish & Chips è rimasto uno dei pochi alimenti nel Regno Unito a non essere soggetto a razionamento. Il piatto è uno dei più popolari esempi di street food, disponibile a tutte le ore, da mangiare tra una pausa di lavoro e un appuntamento. E’ un piatto di origine popolare che risale al XVII secolo quando il pesce fritto è stato introdotto in Gran Bretagna da profughi ebrei provenienti da Portogallo e Spagna.
Charles Dickens cita un «magazzino di pesce fritto» in “OLIVER TWIST” (1839) in cui il pesce era venduto con pane o patate al forno.
Il Fish & Chips divenne popolare con lo sviluppo delle ferrovie nel XIX secolo.
Il pesce fresco poteva essere commercializzato con più facilità e le classi lavoratrici potevano mangiarlo durante le pause pranzo. I primi negozi di Fish & Chips erano provvisti di un calderone alimentato a carbone ma il concetto del piatto «popolare» era simile a quello di oggi. Il cibo era servito in confezioni di carta da giornale ed i clienti attendevano in fila il loro turno per il gustoso pasto.
Il segreto di un buon Fish & Chips sta nella pastella preparata per impanare i filetti. L’ingrediente con cui viene arricchita è la birra scura che, di solito, accompagna anche il piatto. In Gran Bretagna ed in Irlanda, merluzzo ed eglefino rimangono i pesci più utilizzati, ma oggi ci sono varianti con altro pesce bianco, pollock, coley, salmone (soprattutto in Irlanda) e skate.