A Casa di Lucia | GATTO’ O GATEAUX?
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GATTO’ O GATEAUX?

Un piatto che si tramanda di generazione in generazione, di nonna in madre in figlia, ma conosciamo le origini e la storia di questo piatto napoletano/francese? 
Il Gattò Napoletano è la “storia di un matrimonio” vero e proprio.
Siamo nel 1768, Ferdinando IV di Borbone sposa Maria Carolina d’Asburgo. Due delle famiglie più importanti d’Europa si uniscono nel vincolo sacro e rendono la città di Napoli una delle più importanti e influenti dell’epoca.
Lo sposalizio segna l’unione di tre culture e di tre cucine. A Napoli arrivano i monsieur (monzù in dialetto napoletano), i cuochi francesi a servizio della nuova coppia di regnanti e questi ultimi portano con sé tutto il loro sapere, che si aggiunge alla nostra cucina partenopea e a quella austro-ungarica della principessa.
Tra i piatti più noti di Francia, arriva il gâteau, una torta di patate tipica della zona di Allier, nella Valle della Loira. Originariamente il gateaux aveva solo 4 ingredienti: patate, sale, pepe e burro e fungeva da antipasto o contorno.
Ma arriva l’estro dei cuochi napoletani e vengono aggiunti dei prodotti tipici napoletani. Così arriva la versione corpulenta del gateaux con il salame, la provola fresca, altri formaggi e salumi tradizionali, trasformando il gâteaux di patate da semplice antipasto a vero e proprio piatto unico: il gattò di patate.
Vi racconto un po’ le mie esperienze con questa “bontà” che adoro gustare!
La mia mamma lo preparava sottile con una crosta croccante di olio e pangrattato che faceva impazzire da piccola la nostra nipotina Melania. Ogni volta una fetta era a lei riservata! Aggiungeva rigorosamente prezzemolo, basilico e parmigiano (non potevano proprio mancare) e poi salumi a caso, ospiti in frigorifero al momento.
Io, invece, preparo spesso la versione “Santa Chiara” rigorosamente con salame napoletano e provola fresca; oppure nella versione preferita da mio marito Marco: il gattò a strati! In effetti dispongo uno strato di purè nella teglia, farcisco con salsiccia di maiale saltata in padella e provola, poi dispongo un altro strato di purè e farcisco con prosciutto cotto e fontina e termino con uno strato di purè. Spennello con abbondante olio la superficie e aggiungo abbondante pangrattato per la famosa crosta della mia mamma.
Altra versione che vi consiglio assolutamente di provare è quella con salsiccia e friarielli: una bomba golosa. Preparate uno strato di purè, farcite con salsiccia e friarielli saltati in padella, aggiungete della provola affumicata e chiudete con un altro strato di purè.
Insomma tre versioni golosissime tutte da provare!!!


× Ciao!