A Casa di Lucia | PIETANZE LETTERARIE
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PIETANZE LETTERARIE

I libri hanno la capacità di farci piangere, ridere e spesso anche di farci venire una gran fame.
Tanti sono gli autori e le autrici che hanno trattato nelle loro opere ricette prelibate, a volte accennando di sfuggita a un pasto frugale, altre descrivendo sontuosamente dei veri e propri banchetti.
Qualche esempio di “pietanze altamente letterarie?”
Iniziamo con qualche classico…
I Malavoglia di Verga. Una rilettura dell’opera verghiana attraverso la cucina dei suoi protagonisti, i contadini siciliani, ci porta alla mitica zuppa di fave e le tanto amate acciughe, che i Malavoglia sognavano nelle lunghe annate di carestia o i lupini che tante disgrazie portarono alla famiglia.
Alla ricerca del tempo perduto. Nello specifico, nel libro Dalla parte di Swann, Marcel Proust racconta di come il profumo delle petites madeleines gli abbia fatto riaffiorare alla memoria il suo passato.
Il Gattopardo. Il timballo sontuoso, tagliato e descritto dal padrone di casa e principe Fabrizio Salina, che ad ogni morso dei commensali invitati al pranzo svela l’amarezza degli addii agli agi passati, e l’ottimismo ottuso delle nuove abitudini sociali.
Il giovane Holden. Holden Caufield, il protagonista del romanzo di Salinger, è un adolescente abituato a consumare snack e piatti caldi nei diner di New York. Uno, però, è il suo preferito: un sandwich al formaggio, di semplicissima realizzazione ma dal gusto prelibato.
Sostiene Pereira. Il protagonista del romanzo di Antonio Tabucchi non vede l’ora di rientrare a casa per preparare una gustosa omelette alle erbe aromatiche.
Il buio oltre la siepe. Quando Calpurnia, la domestica del protagonista del romanzo di Harper Lee cucina, tutto il quartiere sente il profumo delizioso delle sue pietanze. Tra quelle memorabili c’è sicuramente il pollo fritto.
Il cane di terracotta. Ogni romanzo di Andrea Camilleri contiene numerosissimi riferimenti alla cucina siciliana (basti pensare agli arancini oppure agli anelletti alla siciliana) ma c’è un piatto adorato più di tutti dal commissario Montalbano: la pasta con le sarde.
Le assaggiatrici. Le protagoniste del libro di Rosella Postorino sono costrette ad assaggiare preventivamente tutte le pietanze dei pasti destinati a Adolf Hitler. Tra questi c’è un dolce molto semplice da preparare e profumato: lo zwieback.
L’annusatrice di libri. La protagonista del romanzo di Desy Icardi possiede la dote nascosta di riuscire a leggere i libri semplicemente annusandoli. Vive a Torino e un dolce tipico piemontese sono le paste di meliga.
Mi fermo qui…alle prossime pietanze letterarie!


× Ciao!