A Casa di Lucia | -16 AL NATALE: I mercatini di Natale di Grazzano Visconti
33501
post-template-default,single,single-post,postid-33501,single-format-standard,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

-16 AL NATALE: I mercatini di Natale di Grazzano Visconti

Sui colli piacentini, in un’atmosfera intrisa di magia tutto l’anno, sorge un piccolo borgo che vi farà restare a bocca aperta: Grazzano Visconti.

Viale del borgo

Il suo castello è il punto di partenza della sua storia. Costruito nel 1395 per volere di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, come dono di nozze alla sorella Beatrice, in seguito al matrimonio di quest’ultima con Giovanni Anguissola (un nobile del piacentino) il castello divenne la residenza ufficiale della famiglia Anguissola fino al 1870, anno in cui morì l’ultimo discendente. Tornò dunque in mano alla famiglia Visconti; fu però Giuseppe Visconti di Modrone a riportarlo all’antico splendore. Lo ebbe infatti in eredità agli inizi del Novecento, insieme a parte dei terreni che lo circondano, e decise di ristrutturarlo insieme all’architetto Campanini, comprendendo nel progetto anche le case che sorgevano intorno. Fu così che nacque il borgo, che dunque è un “falso storico“, in quanto fu ricreato ad hoc riprendendo le antiche atmosfere di un borgo fuori dal tempo.

Palazzo della Istituzione

Giusto per curiosità, se il nome Visconti non vi sembra nuovo ci avete visto bene: Giuseppe Visconti di Modrone ebbe infatti tre figli, uno dei quali è proprio il famoso regista neorealista Luchino Visconti, che qui passò gran parte della sua infanzia.

Entrata Corte vecchia

Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Grazzano Visconti ospita un fantasma: secondo la leggenda sarebbe lo spirito di Aloisa, la moglie di un soldato a capo dell’esercito, morta per il dolore in seguito al tradimento del marito. Aloisa è un “fantasma gentile” ed è nota come protettrice degli innamorati.

Statua di Aloisa

All’interno del borgo è dunque possibile visitare il Castello (nel cui cortile si può ammirare la statua di Aloisa) insieme all’ampio parco che lo circonda, la cui superficie verde si estende per ettari, ricca di vegetazione e animali.

Piazza del borgo

Per i più temerari, non si può non consigliare un giro anche al Museo delle Torture, dove sono conservati attrezzi di tortura originali di epoca medievale (sconsigliato l’accesso alle persone particolarmente sensibili e ai minori di 6 anni). Nel percorso all’interno del museo si potranno ripercorrere le diverse epoche storiche attraverso gli strumenti di tortura: dal martirio dei primi santi Cristiani durante l’antica Roma, fino agli strumenti utilizzati dalle più odierne dittature, il tutto passando dalle sale dedicate alla Santa Inquisizione e al periodo della caccia alle streghe, durante il quale vennero usati sistemi di punizione e di esecuzione di ogni genere. È qui conservato persino un altare dell’Inquisitore risalente al 1600.

Entrata del Museo delle torture

Ma per chi invece vuole godersi davvero la magia di questo borgo, consiglio semplicemente di fare un giro nelle sue vie, gustare la cucina locale e girare per i negozi che vi si trovano, con tanto artigianato e qualche chicca. Qui ad esempio si trova pure L’Emporio Stregato, un negozio a tema Harry Potter in cui immergersi nell’atmosfera del mondo creato da J.K.Rowling, dove tra ferri che fanno da soli la maglia, libri che si muovono ad agitarsi di bacchette e parcheggio delle scope, potrete spendere galeoni a volontà senza però speranze di trovare nei paraggi una Gringott per attingere alle proprie fortune.

Ingresso dell’Emporio Stregato

A partire da metà novembre fino all’Epifania, inoltre, nei weekend e nei giorni festivi questo borgo ospita i famosi mercatini di Natale, un’occasione per fare shopping tra le bancarelle di prodotti tipici di artigianato ma anche enogastronomici, e allo stesso tempo un modo per immergersi nell’atmosfera natalizia tornando tutti bambini.

Un angolo del borgo addobbato

Oltre al mercatino, infatti, si possono inforcare i pattini e fare acrobazie sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio, oppure guardare dall’alto il paesaggio salendo sulla ruota panoramica, o semplicemente visitare il villaggio di Babbo Natale, entrando nella sua casa per imbucare le letterine o guardando lo spettacolo degli Elfi.

Parco giochi bambini addobbato

Passeggiando per il borgo si può gustare del vin brulé per scaldarsi e assistere agli spettacoli degli artisti di strada, ascoltare la musica e i cori gospel, che riempiranno l’aria di canti natalizi. E tutto questo senza dimenticare i presepi, una tradizione tutta italiana che non manca nemmeno qui.

Quando infine passerà la Befana per gli stretti vicoli regalando caramelle ai bambini attorno alla fontana, ci si chiederà se davvero stiamo vivendo tutto questo o se si tratta di un sogno ad occhi aperti.



× Ciao!