A Casa di Lucia | I MIEI GIORNI ALLA LIBRERIA MORISAKI
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I MIEI GIORNI ALLA LIBRERIA MORISAKI

Da piccola entravo in libreria accompagnata da mio padre. Mi fermavo quasi sempre un po’ all’ ingresso. Mi guardavo intorno. Chiudevo gli occhi ed annusavo l’ odore secco, ma intenso, che promanava dai libri che avevo intorno.
E mi sentivo inebriata e serena.
Ecco.

Takako, la protagonista di “I miei giorni alla libreria Morisaki”, rimane travolta dall’energia vitale che si respira all’interno del piccolo e disordinato mondo, quasi fatato, che è la libreria dello zio Satoru.
Takako è reduce da una delusione d’amore che le ha cambiato l’esistenza e quando si ritrova al cospetto di uno zio che, a differenza sua, affronta i disastri della vita con stoica serenità unita ad un pizzico di follia, e’ costretta a mettere ogni cosa in discussione.

Così è la vita. Un dubbio continuo. Non c è anche una poesia di Taneda Santoka che ne parlava? – Ti fai strada tra i monti e trovi solo altri monti “.

Takako, abituata a vivere in una realtà stressante e caotica, impara a fermare il suo tempo, ad amarsi con le sue fragilità e si innamora dei libri. Takako legge. E mentre legge, apre gli occhi sul mondo che le sembrava ostile e deludente.

Conosce ” l’ altro”, il proprietario del caffè dove si rifugia ogni volta che ne ha bisogno, la cameriera saggia e quieta che diventa sua amica, il ragazzo stralunato che le chiede consigli d’amore, la zia che torna a casa dopo anni di separazione.

In uno stile delicato e sognatore, nonostante l’assenza quasi di aggettivazione, Satoshi ci conduce con pazienza e forza ad aprire il cuore sui dolori della vita, ad amarli e ad uscirne con il desiderio di vivere ancora. Non da soli. Con un libro sotto il braccio.

“Facemmo un ultimo inchino e lasciatoci alle spalle il padiglione che ora brillava della luce calda del tramonto, riscendemmo in direzione del nostro alloggio.” .


Mi inchino anche io e vi auguro buona lettura.
Annalisa Tagliafierro



× Ciao!