15 Apr WEYWARD

“Forse un giorno, aggiunse, sarebbe arrivato un tempo più sicuro. Quando le donne avrebbero potuto percorrere la terra, esercitando il loro potere, eppure continuare a vivere. Fino a quel momento, però, io avrei dovuto tenere nascosto il mio dono, muovermi solo negli angoli più bui del mondo, come uno scarabeo nel terreno.”

Le Weyward sono una dinastia di donne, streghe, madri di figlie femmine.

Le Weyward sono l’essenza del femminino e il suo stretto legame con il mondo naturale; hanno il potere e, perciò, devono essere soggiogate, sottomesse e perseguitate. 

Attraverso tre generazioni di donne – Altha, accusata di stregoneria, nel 1619; Violet, stuprata e costretta a un matrimonio riparatore, da un padre crudele e tiranno, nel 1942; Kate, vittima di una storia di amore malato e distruttivo – Emilia Hart racconta il potere femminile, la capacità di ribellarsi e la rinascita dopo il dolore.

Altha vive sola: un terribile incidente occorso a un allevatore del posto spinge la comunità locale a tacciarla di stregoneria. Subirà un processo per questo, e ripercorrerà intanto, per noi, la propria storia e quella della madre, Jennet, guaritrici eppure oggetto di menzogne e accuse.

Violet viene segregata prima nella lugubre tenuta di famiglia e poi in un piccolo e solitario cottage nel bosco, dove, nell’attesa che si compia il proprio destino, scopre chi è lei, scopre la vera storia della madre, morta quando lei era piccolissima, ma soprattutto scopre il potere di decidere del proprio destino.

Kate è costretta a scappare dalla casa in cui vive e dalla propria città, perché vittima di un compagno violento e possessivo: imparerà a ritrovare la connessione con la natura che la circonda e a far pace con il dolore del passato che la perseguita.

Weyward è un romanzo che, attraverso il trascorrere dei secoli, tocca temi terribilmente moderni, come l’emancipazione femminile, il ruolo delle donne, la solidarietà e l’amore.

Da leggere assolutamente, per ricordare in ogni momento il proprio valore.