A Casa di Lucia | BIBLIOTECA DE L’ESCORIAL
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BIBLIOTECA DE L’ESCORIAL

“La mia biblioteca era per me un ducato grande abbastanza”.

William Shakespeare

 

Una delle più belle ed importanti biblioteche di Madrid è La Biblioteca de L’Escorial.

La biblioteca de L’Escorialpatrimonio dell’Unesco, definito un tesoro “reale” nel cuore di Madrid, si trova all’interno del Monastero dell’Escorial, anche detto di San Lorenzo de l’Escorial, edificio fatto costruire nel 1563 da Filippo II come residenza reale e pantheon per i re spagnoli. Il Re amava riposare in questo luogo e vi volle trascorrere i suoi ultimi giorni fino alla morte, avvenuta nel 1598.

Filippo II ordinò ai suoi architetti di progettare la biblioteca con lo scopo di raccogliere tutto lo scibile umano in un solo luogo. Nel progetto, infatti coinvolse numerosi esponenti dell’Umanesimo spagnolo, con lo scopo di costruire una biblioteca che rispettasse la visione umanistica della cultura.

Composta da quattro torri angolari ed una imponente facciata monumentale, la costruzione è lunga 208 metri e larga 162 metri ed è interamente ricoperta di granito grigio e lastre di ardesia blu: uno spettacolo per gli occhi insomma. Se poi si pensa, che negli eleganti scaffali dell’italiano Frecci sono conservati libri di valore, fra cui grandi collezioni di manoscritti greci, ebraici e arabi, come le edizioni del Corano miniate del X-XI secolo, manoscritti medievali, incunaboli, cinquecentine, i libri della biblioteca di Carlo V e manoscritti autografi di santa Teresa d’Ávila, diventa una meraviglia anche per lo spirito.

Nel Salone Principale, lungo 54 metri e largo 9, ci sono molte finestre basse che inondano di luce la grande navata estesa. Per il pavimento vennero utilizzate lastre di marmo bianco e scuro, mentre le volte della biblioteca furono impreziosite dagli affreschi dell’italiano Pellegrino Tibaldi.

La biblioteca non era solo un deposito di volumi, infatti diventò presto un luogo in cui le persone iniziarono ad incontrarsi per leggere e studiare, le sue sale infatti erano state attrezzate per essere un luogo di studio, con disegni e stampe, ritratti di personaggi, strumenti matematici e scientifici, mappe, mappamondi, astrolabi. La pianta rettangolare del Salone, inoltre, si ispira al progetto della Biblioteca Laurenziana di Michelangelo, a Firenze, che inaugurò un nuovo concetto di biblioteca.

Il primo lotto di libri che entrò a far parte della biblioteca nel 1565 era costituito da circa 42 volumi che vennero prelevati dalla sagrestia della città di Fresneda e che erano appartenuti ai monaci di San Girolamo. Negli anni successivi la biblioteca si arricchì di altri volumi che arrivavano soprattutto da donazioni reali di manoscritti originali, come ad esempio il famoso “Codex Aureus” contenente i Vangeli a lettere d’oro. Dopo solo dieci anni dalla sua apertura la biblioteca contava già oltre 4.000 libri.

 



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