A Casa di Lucia | LE PICCOLE LIBERTA’
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LE PICCOLE LIBERTA’

“L’unica vera responsabilità che abbiamo

è essere felici” 

Qualche mese fa scelsi questo libro perché avevo voglia, in quei giorni, di qualcosa di “leggero”, così sembrava a prima vista, dalla copertina, dalla sinossi, così sembrava iniziando a leggere … dietro questa parvenza di leggerezza si cela un finale e conclusioni che ognuno può trarre sulla propria vita, affatto leggere. 

Oliva, 30 anni, ha un lavoro, una famiglia, un fidanzato, una futura villa che sembrano usciti dal “manuale di una vita perfetta” man mano che leggi scopri che sta vivendo la vita che i genitori, la società e poi il fidanzato pensano debba vivere. Il credo degli altri diventa talmente radicato nella sua vita che Oliva cresce, se ne convince, fa propri i desideri e i voleri degli altri; ma Oliva la notte non dorme, non si è mai fatta vedere senza trucco dal fidanzato, acconsente ai genitori per non dar loro dispiacere, mangia di nascosto cibo spazzatura, mentre prepara dolci magnifici, che nessuno, soprattutto la madre, assaggerà, mortificando sé stessa. 

Un giorno riceve dalla zia, che non vede da sedici anni, un biglietto del treno per Parigi con la richiesta di andare a trovarla solo per il week end. Anche il rapporto con la zia, allontanata dalla famiglia, non prosegue per volontà del padre, nonostante fosse la figura più vera nella vita della piccola Oliva. 

A Parigi però la zia continuerà a rimandare l’appuntamento; Oliva resterà più giorni scoprendo Parigi, sé stessa, la vita e, infine, il segreto di famiglia che aleggia fin dalle prime pagine. Il finale ribalta i punti di vista di Oliva e del lettore. Scopriamo che non siamo chi siamo, che nessuno lo è, che è importante smettere di fingere, molti non si rendono neanche conto di farlo, per iniziare ad essere la versione autentica di noi stessi. 

Uno dei punti forti del libro è l’ambientazione specifica dei luoghi di Parigi e in particolare, la famosa libreria Shakespeare and co., presso la quale Oliva alloggia; il libro, ambientato nel 2011 quando il fondatore George Whitman era ancora in vita, è “farcito”, come i dolcetti francesi pur citati, di libri, di arte, di autori, mette voglia di vivere la Parigi attraversata da Oliva, di alloggiare alla Shakespeare and co., di leggere gli autori che in quelle zone hanno fatto la storia.  

 Il libro ti lascia con la consapevolezza, o ti ricorda, di dover prendere in mano la tua vita per dirigerla dove vorresti. 

“Le aspettative appartengono agli altri, non a te.

Sei libera di essere ciò che credi”.



× Ciao!