08 Mar “Streghe” di Brenda Lozano

In un romanzo a due voci nel profondo Messico ancestrale, due donne portano a galla l’essenza femminile. Brenda Lozano ci fa immergere nei due volti del Messico, quello urbano e quello rurale più remoto, e dal ‘la’ di un omicidio ci fa conoscere Zoé e Feliciana e con loro il Linguaggio.

Tutto ha inizio infatti con l’omicidio di Paloma, assassinata

“perché era muxe, perché era donna, perché era curandera, perché la malvagità poi la gente la chiama amore”.

Ma Paloma è colei che ha insegnato a Feliciana tutto quello che sapeva sulla curanderia, è colei che le ha donato il Libro, che le ha svelato il Linguaggio. E proprio attraverso il dialogo con questa anziana “guaritrice”, Zoé capirà che per comprendere lei e Paloma dovrà affrontare il suo presente nel confronto eterno del tempo, nel rapporto con sua madre e sua sorella, e arrivare così a capire se stessa e quello che ha in sospeso.

Un libro semplice, un’alternanza di queste due voci, di queste due storie, capitolo dopo capitolo. Una storia di verità, di quella violenza che sempre si accompagna al femminile, di quella forza che sempre il femminile dimostra. Perché le donne sono sempre un po’ streghe, perché sono diverse, perché sono temute, perché è loro necessario per difendersi.

“Questa è la storia di chi è Feliciana e di chi era Paloma. Volevo conoscerle. Presto ho capito che dovevo conoscere meglio mia sorella Leandra, mia madre. Me stessa. Ho capito che per conoscere bene una donna bisogna conoscere bene se stesse.”

Attualissimo, nel mostrarci le violenze sulle donne, nel vivere le percosse omofobiche di una incivile civiltà, nel passare in rassegna l’odio dell’invidia, ma ancora di più nel sottolineare come proprio dal Linguaggio nel suo eterno presente passi la salvezza dell’essere umano.

Primo romanzo di Brenda Lozano pubblicato in Italia, credo davvero che questo libro sia un bell’inizio nell’avventura alla scoperta di una giovane scrittrice che molto ha da dire.