A Casa di Lucia | SOSTIENE PEREIRA
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SOSTIENE PEREIRA

Quella sera di settembre compresi vagamente che un’anima che vagava nello spazio dell’etere aveva bisogno di me per raccontarsi, per descrivere una scelta, un tormento, una vita…”
Antonio Tabucchi

Agosto 1938. Un momento tragico della storia d’Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita.
Pereira è solo un direttore della pagina culturale di un modesto giornale del pomeriggio, il Lisboa.
Le sue giornate trascorrono placide in compagnia degli adorati scrittori francesi dell’Ottocento e del ritratto dell’amata e defunta moglie, con cui ama dialogare.
Pereira è indifferente a quanto accade nel Paese in cui vive, più interessato alla morte che alla vita.
Ad un tratto una serie di incontri lo scuote da questo suo stato di inerzia e concorreranno alla sua presa di coscienza: Monteiro Rossi un attivista rivoluzionario, anarchico con idee socialiste, coinvolto in prima persona nella politica contemporanea insieme alla sua fidanzata Marta e i colloqui con il Dottor Cardoso, medico presso una clinica talassoterapica che racconta a Pereira l’interessante dottrina della confederazione delle anime, che potete approfondire leggendo la seconda immagine della copertina.
Pensando a Monteiro Rossi e a Marta, Pereira riflette: “Se loro avessero ragione la mia vita non avrebbe senso, non avrebbe senso aver studiato lettere a Coimbra e aver sempre creduto che la letteratura fosse la cosa più importante del mondo, non avrebbe senso che io diriga la pagina culturale di questo giornale del pomeriggio dove non posso esprimere la mia opinione e devo pubblicare racconti dell’Ottocento francese, non avrebbe senso più niente, ed è di questo che sento il bisogno di pentirmi, come se io fossi un’altra persona e non il Pereira che ha sempre fatto il giornalista, come se io dovessi rinnegare qualcosa”.
Il bellissimo romanzo di Tabucchi non è soltanto il racconto della maturazione del singolo individuo e della formazione della sua coscienza oppositiva rispetto al sistema, ma indica anche quale dovrebbe essere il ruolo dell’intellettuale nella società e quale l’uso della letteratura, interpretata non più come un rifugio dalla realtà, ma come uno strumento per intervenire in essa.
Il mezzo che utilizza per ribellarsi è quello di cui si è sempre servito: la parola.

Sostiene Pereira è un’opera profonda e toccante, pubblicata nel 1994 e nello stesso anno riceve il Premio Campiello, dopo aver ottenuto già diversi riconoscimenti, mentre nel 1995 il regista Roberto Faenza ne trae il film omonimo, con Marcello Mastroianni nel ruolo del protagonista.

 

“Pereira sostiene che ci pensò due volte a fare la domanda che si era preparato per tutta la sera, ma alla fine si decise, e prima ordinò una bibita al giovane cameriere in camicia verde che li serviva. Mi scusi, disse a Monteiro Rossima io non bevo alcolicibevo solo limonate, prendo una limonata”.

Vuoi scoprire qualche trucco per preparare una gustosa e perfetta limonata, bevanda preferita di Pereira?

Segui il link sotto e buona lettura!

https://www.acasadilucia.org/2023/09/11/qualche-consiglio-per-preparare-una-perfetta-limonata/



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