A Casa di Lucia | IL VANGELO SECONDO GESU’ CRISTO
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IL VANGELO SECONDO GESU’ CRISTO

Partiamo da una premessa. Recensire un libro come questo è quasi impossibile per quanto è vasta è la gamma di pensieri ed emozioni che ne accompagnano la lettura.

Saramago ci racconta la vita di Gesù, un Gesù umano, un Gesù vicino a me e vicino a noi tutti.

Ce lo racconta con una grazia e una delicatezza ineguagliabile, come solo lui riesce a fare.

L’eleganza della sua scrittura riesce a commuovere fino alle lacrime.

Saramago riporta sulla carta una rappresentazione di vita che non importa se è reale o immaginaria. I suoi pensieri sono cosi complessi nell’articolazione proprio come nell’attimo stesso in cui la mente li genera.

La sua scrittura elimina ogni filtro per farci entrare direttamente nel suo animo.

Il Gesù di Saramago ci sorprende, ci sconvolge, possiamo sentirlo con tutti i sensi e ci proietta in una nuova prospettiva di visione.

Tutto in questo libro è bellissimo e doloroso.

Tutto quanto ci trasporta in una dimensione che diventa assolutamente umana.

Le figure di questo romanzo sono meravigliose e rivestite di una profonda umanità.

Maria di Magdala che ferma Gesù che vuole resuscitare Lazzaro, perché nessuno merita lo strazio di morire per due volte.

Alcune frasi sono tra le dichiarazioni d’amore più belle che io abbia mai sentito.

“Benedetto sia chi ti ha messo su questo mondo mentre c’ero ancora io”.

Dialoghi forti, serrati che colpiscono come un pugno e che forse indigneranno qualche cattolico ma che ci presentano una visione che trasuda umanità.

Il Bene senza il Male non può esistere.

Cosi il potere a cui tutto può essere sacrificato.

” Padre allontana da me questo calice, Che tu lo beva è la condizione per il mio potere e la tua gloria, Non desidero questa gloria, Ma io voglio questo potere “.

Allora il Diavolo disse: “Bisogna proprio essere Dio per amare tanto il sangue.”

Un libro sicuramente divisivo.

Ma un libro potente, umano e vivo.

Che ci insegna a considerare il dolore come il più alto insegnamento della  vita.

Possiamo sbagliare.

Dobbiamo sbagliare per imparare dai nostri sbagli.

” Figlio mio “ dice Giuseppe al figlio parlando delle proprie colpe “ormai conosci i tuoi doveri e i tuoi obblighi, adempi a tutti e troverai giustificazione di fronte a Dio, ma bada anche di cercare nella tua anima se ve ne siano altri che non ti sono stati insegnati “.

Immenso Saramago.

 

 



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