A Casa di Lucia | ODE ALLA SCRIPPELLA
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ODE ALLA SCRIPPELLA

La scrippella è il dolce tipico di Mondragone un paese in provincia di Caserta. E’ dai più sconosciuto così come è sconosciuta la ricetta che (a quanto mi dicono) è tramandata all’interno di poche famiglie di madre in figlia. Tradizionalmente viene preparata per la festa patronale e per “promesse” o “matrimoni”. La prima volta che l’ho assaggiata potevo avere dieci anni e il sapore di questa frittella morbida ricoperta di zucchero (io ricordo però anche dei diavolilli colorati) mi è rimasta così impressa che, negli anni l’ho ricercata trovandola finalmente qualche anno fa. L’impasto “senza latte nè uova” precisano le brave massaie che ho incontrato (quindi adatta anche ai vegani), è morbido al limite del liquido e viene preso a coppa con le mani bagnate (per impedire che si attacchi) e fatto “colare” in alti pentoloni di olio bollente rimestato preventivamente e successivamente in modo che l’impasto crei una spirale. Se ne cuoce una alla volta e quindi occorrono tanti pentoloni perchè appena si sente l’odore viene istintivo correre a prenderne una.
La grandezza è di tutto rispetto: almeno trenta cm! (esiste la “piccola” di circa 20 cm)
Una volta ben dorata è tuffata in zucchero e cannella. Addentandola sentite la buccia di agrumi, la vaniglia (io ci ho sentito un po d’anice) … insomma è una sinfonia fatta frittella!
Anche se è un dolce tipico di Mondragone, la solidarietà fa accorrere le “custodi” della ricetta in aiuto delle amiche dei paesi limitrofi per prepararla in occasioni speciali.
Dolcezza nella dolcezza, fra le signore che hanno fritto, incartato e venduto questa prelibatezza ho ritrovato parenti affettuosi (la mia famiglia proviene da Carinola) che hanno aggiunto una scrippella “per zio Enzo” (il mio papà) appena mi hanno riconosciuto.
Adesso che conoscete questa delizia… che ne direste di assaggiarla?


× Ciao!