
21 Feb GLI GNOCCHI DEL BACANAL
La tradizione del “gnoco” del carnevale veronese ha un’origine molto antica tra storia e leggenda.
Nel 1531 la città di Verona subì una tremenda inondazione del fiume Adige, a cui seguì una terribile carestia. Il prezzo del pane triplicò, i cittadini versavano in brutte condizioni e alcuni si risolsero ad assaltare i panifici.
Per far fronte alla situazione alcuni veronesi danarosi decisero di distribuire a proprie spese del cibo alle persone più povere del quartiere di S. Zeno, particolarmente colpito dagli eventi. Tra questi gentiluomini c’era anche Tommaso da Vico, un medico fondatore del Bacanàl, che fece distribuire nel quartiere farina, burro, formaggio e vino nell’ultimo venerdì di carnevale, che per questo motivo prese il nome di “Venerdì del casolar” (da caseum che in latino significa “formaggio”). La leggenda vuole che Tommaso da Vico abbia lasciato scritto nel suo testamento che una somma di denaro doveva essere messa a disposizione ogni anno per sfamare i poveri durante l’ultimo venerdì di carnevale, ma in realtà dai documenti ritrovati non risulta questo lascito. Vi è un chiaro riferimento invece alla sepoltura del da Vico: egli chiese, infatti, di essere sepolto accanto alla “pietra del gnoco”, un’ampia tavola di marmo a cui venivano invitati i poveri a prendere un piatto di gnocchi, la cui preparazione veniva eseguita con acqua e farina e per condimento burro e formaggio. Da qui la maschera “re” del carnevale veronese, il “Papà del gnoco”, una figura pingue e rubiconda vestita con abiti sgargianti che tiene in mano a mo’ di scettro il “piron”, una grossa forchetta sormontata da un enorme gnocco.
L’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e la consorte Sissi (l’imperatrice Elisabetta) durante un loro viaggio in Italia si trovarono a Verona durante il Bacanàl e poterono assaggiare gli gnocchi veronesi, forse non un piatto “regale” ma di sicuro assai gustoso.
Solo dal ‘700, con la più ampia diffusione delle patate, divenne preponderante la versione degli gnocchi a base di patate.
Ecco la ricetta per poterli fare in casa.
Ingredienti:
Per gli gnocchi:
700 gr di patate (preferibilmente a pasta bianca)
200 gr di farina
1 uovo
sale q.b.
Per il condimento:
50 gr burro
3 cucchiai olio evo
salvia
pepe nero
3 cucchiai parmigiano grattugiato
Preparazione:
Per gli gnocchi:
Lessare le patate fino a che siano ben cotte (aiutatevi con uno stecchino per saggiarne la cottura), poi metterle in una terrina e schiacciarle con lo schiacciapatate. Aggiungere la farina e l’uovo sbattuto in precedenza. Lavorare l’impasto quel tanto che basta a mescolare bene tutti gli ingredienti. Dividere l’impasto in pezzi da cui ricavare salsicciotti di 2-3 cm di diametro e su un ripiano infarinato tagliare i salsicciotti in piccoli pezzi di 2-3 cm ognuno.
Per dar loro la forma tipica schiacciare ogni piccolo pezzo con il pollice o con i rebbi di una forchetta o, ancora, passarli delicatamente su una grattugia per dar loro l’aspetto “rugoso”. Mettere una pentola con l’acqua salata sul fuoco e, quando giunge a ebollizione, versare gli gnocchi. In un primo tempo questi cadranno sul fondo ma, man mano che saranno cotti, verranno in superficie; andranno quindi raccolti con una schiumarola e versati nella padella, ove sarà pronto il condimento.
Per il condimento:
In una padella capace mettere il burro e l’olio con le foglie di salvia e farli rosolare fino a che abbiano un bel colore dorato. Versare gli gnocchi girandoli delicatamente per un minuto, quindi impiattare e aggiungere una spolverata di pepe nero e una bella grattugiata di parmigiano.
Buon appetito!